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Barbara Mazzoleni

“Bergamo infinita” da percorrere e ripercorrere avanti e indietro, senza nessuna soluzione di continuità, soffermandosi ogni volta su un dettaglio diverso a seconda dei propri interessi, delle proprie memorie, dello stato d’animo: è questa la città che Vania Russo con un lavoro davvero certosino, ha disegnato e poi racchiuso in un insolito libro, da svolgere, per avventurarsi in un ininterrotto percorso della visione che gira tutto intorno a Città Alta.

Russo spinto dalla stessa voglia di sperimentare che negli ultimi anni lo ha portato a tentare anche la via della pittura digitale – attraverso un disegno sicuro e straordinariamente minuzioso ci presenta la veduta di Città Alta da tre diversi punti di osservazione tra i quali, grazie alla singolare forma “ a fisarmonica” del volume, lo sguardo può correre senza interruzioni: si comincia da Sud Ovest, per poi riprendere l’itinerario sul verso del libro con al prospettiva da Nord.

E poi si ricomincia, perché la Bergamo di Russo ha infinite chiavi di lettura in un viaggio grafico che descrive la città lasciando al lettore il piacere di inventare il proprio itinerario.

“Città Alta è da sempre il soggetto preferito dei miei dipinti – spiega il pittore -così ho deciso di tentare la sfida di proporre qualcosa che nessuno ha mai fatto: un libro che non è un libro ma che offre l’occasione di guardare la città più da vicino che non si è mai vista”

L’artista, lavorando sulla base di un reportage fotografico realizzato ad hoc, non solo riesce a restituirci di Città Alta un’inedita visione d’insieme, ma ci consente anche di assaporare anche ogni dettaglio del paesaggio e dell’architettura.

Perfino di contare una ad una quante sono le finestre che costellano la cortina degli edifici racchiusi nelle mura.

Non manca, poi, una sezione di disegni tutta dedicata ad alcuni monumenti più significativi.

“Pensare a un’opera nuova su una città come Bergamo, che è una delle più scritte, documentate e fotografate – ha sottolineato il giornalista (Mario Locatelli) alla presentazione del volume, tenutasi un sabato pomeriggio all’Hotel Mercure di Bergamo – sembrava davvero impossibile: ma la creatività di Russo è stata capace di concepire un libro innovativo, nella veste editoriale come nei contenuti.

Il volume che si apre a fisarmonica, appunto da qualsiasi parte lo si voglia prendere. aggiunge anche alcune utili annotazioni – anch’esse corredate da disegni – per il lettore, come le schede sulle quattro porte della città, le Mura, Piazza Vecchia e la fontana Contarini e le altre piazze di Città Alta, la Cappella Colleoni e Borgo Canale.

All’inizio del singolare volume si legge: “… A ben guardare, Bergamo è infinita perché non ci sono né un inizio né una fine e non si trova soluzione di continuità.”

 

Barbara Mazzoleni
L’Eco di Bergamo, 2 dicembre 2004